lunedì 1 aprile 2013

Giorno 6

Come da buoni propositi e come promesso, ci siamo svegliati alle 8. Bene.

Ieri sera avevamo modificato il programma del viaggio, per motivi che comunicheremo successivamente, e oggi abbiamo davvero molta strada da fare.

In ogni caso, per le nove siamo già diretti verso Vannes. Una volta arrivati, subito rimaniamo estasiati per la bellezza del posto: palazzi in stile medievale, una bella vista sul mare ed una leggera brezzolina che accapponava la pelle, finché non ci siamo accorti, a causa dei numerosi parcheggi liberi, che qualcosa non quadrava... mancavano le persone!
Splendida casupola di Vannes
Rapiti dagli alieni, gli abitanti di Vannes erano inesistenti; l'unica forma di vita apprezzabile era data da un grazioso mercato al coperto nel centro storico, nel quale ci siamo concessi due caffè e, sentendoci in diritto, abbiamo utilizzato il tavolino per prepararci baguette da mezzo metro per il pranzo.

Megaliti di Carnac. Notare l'assoluta maestosità del monumento.



Fra palazzi e persone (italiani, gli unici vivi) ci siamo diretti verso i famosi megaliti di Carnac. Queste pietre, famose per essere della preistoria, ma soprattutto tante, non sono più alte di un puffo e ci hanno intrattenuto per molto poco tempo.








Spiaggia di Quibernon


All'una circa ci siamo ricordati che oggi è pasquetta: per non sentirci a nostra volta alienati dal mondo, abbiamo voluto celebrare l'evento sdraiandoci su una splendida spiaggia di Quibernon, affacciata sull'Atlantico, prendendo una bella oretta di sole e osservando gente che si divertiva a correre su kart a vela.





Ora ci stiamo dirigendo verso Pointe di raz, scogliera di 70 metri dalla quale speriamo di poter osservare il miglior tramonto possibile. Famosa inoltre per la sua assenza totale di wifi in ogni antro del luogo, è il motivo per il quale stiamo aggiornando ora.


Per il momento, i globetrotters salutano e ringraziano!

Au revoir!


2 commenti:

Anonymous ha detto...

Abbiamo capito chi, come voi, può permettersi di viaggiare per piacere in un periodo di crisi come questo. Ragazzi di vent'anni che hanno come "lavoro" quello di viaggiare l'europa e il mondo e aprono un blog per farlo notare a tutti da molto di arroganza. Sbattete in faccia a tutti una realtà e un benessere (che molto probabilmente deriverà da papino) che pochi si possono permettere, e che magari molti immaginano. Siete tutti bravi ragazzi, ma gli stessi che da anni a questa parte fanno di tutto per stare al centro dell'attenzione. Non so se lavorate seriamente, se viaggiate con i soldi che guadagnate e che vi mettete da parte, ma insomma per fare i vostri viaggi ci vorrebbe uno stipendio abbastanza buono da parte della famiglia. Come avete scritto voi "Siamo stati mandati dalle nostre famiglie in innumerevoli luoghi, viaggi in ogni dove, nuove mete da aggiungere sulle nostre mappe e meravigliose esperienze mondane... ah, che bello!" Più umiltà ragazzi, viaggiate quanto volete voi che potete permettervelo, ma non siate così presuntuosi!

Carlo Laurora ha detto...

Carissimo Anonimo,
Siamo davvero contenti di aver ricevuto il tuo commento, perché crediamo che ogni tipo di critica possa solo essere costruttiva per noi.
Per prima cosa nessuno di noi ha come "lavoro" quello di viaggiare per l'Europa e per qualunque altro posto del mondo. A dir la verità, qui è Carlo L. che parla, trovare un lavoro vero che mi permetta di girare il mondo non è altro che il sogno di una vita.
Se si legge attentamente il primo post, da cui tu hai saputo impeccabilmente citare un pezzo nel tuo commento, il nostro genuino intento è quello di descrivere modi per viaggiare e risparmiare allo stesso tempo. Il voler consigliare ad altri il modo di fare una qualsiasi cosa non rappresenta per forza presunzione o egocentrismo. Ogni ragazzo a vent'anni cerca un modo per guadagnarsi qualcosa e avere una certa indipendenza ma credo che questi siano dettagli personali non di interesse pubblico. Se vuoi sapere come si fa a viaggiare senza bisogno di uno stipendio di una famiglia sei capitato nel posto giusto. Grazie per le critiche e come (non sappiamo chi) diceva viaggiare è l'unica cosa che compri che ti fa diventare più ricco. A presto

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