mercoledì 27 marzo 2013

Giorno 1

La sera prima di un viaggio sono sempre un po' agitato, ormai è una consuetudine. Non so bene il perché, forse perché ho paura di perdere l'aereo o il treno oppure per paura di dimenticarmi qualcosa.. non lo so bene ma è decisamente una costante dei miei viaggi. E all'agitazione, ovvia conseguenza, è il non riuscire a dormire.
Ma stavolta è diverso, sono eccitato! E, soprattutto, per niente agitato... sarà il fatto di aver preso più sicurezza da quando vivo da solo, non lo so davvero, ma mi sento pronto! Si può partire!

Ore 07:30, suona la sveglia; è impossibile posticiparla come farei qualunque altro giorno della settimana... una colazione veloce, una doccia e pronti... via! Bus che mi porta a la Gare in 30 min. C'è traffico, la gente va a lavorare, all'università, e io col mio zaino me ne vado a prendere un bel Treno per Parigi dove incontrerò i compagni di viaggio. Arrivo alla stazione in perfetto orario... mi piacciono le grandi stazioni perché tutti corrono senza guardarsi in faccia, pronti a prendere il loro treno, a seguire la propria strada. Forse la vita a volte è un po' come le stazioni: se non corriamo per la nostra strada e ci fermiamo ad aspettare gli altri rischiamo di perdere il nostro treno, quello che passa solo una volta. 

Départures

09:18 il treno è in orario, è un TGV (Train à Grand Vitesse - treni ad alta velocità per intenderci / per consultare gli orari e i prezzi www.tgv-europe.com). Il tempo di trovare la carrozza giusta e siamo già in viaggio. Questi treni viaggiano fino a 320km/h e sono collegati con mezza Europa, in 3h17 mi porta da Bordeaux a Parigi -è davvero comodo-, e i prezzi sono davvero accessibili per gli studenti, il consiglio è quello di prenotare con largo anticipo e richiedere anche la tariffa per studenti. Con questa combinazione con 40€ posso andare e tornare dalla capitale francese!

Mi piace molto viaggiare in treno, lo trovo molto poetico, c'è silenzio, tutti con i loro iPod e i loro libri immersi in svariate letture, e fra una pagina e l'altra la possibilità di alzare lo sguardo per ammirare le campagne francesi.
È durante il viaggio in treno che si presenta il primo imprevisto di questa settimana. Si l'imprevisto , perché qualunque sia il livello di preparazione del vostro viaggio ci saranno sempre degli imprevisti, ma anzi questo aspetto non è assolutamente da disprezzare, molto probabilmente le prime cose che si ricordano quando si racconta di un viaggio sono proprio gli imprevisti, come quella volta che lasciammo la luce del cruscotto della macchina accesa, in Islanda, e si scaricò completamente la batteria, o quella volta che provammo a soccorrere dei tedeschi impantanati sul vulcano... ma lasciamo stare, avremo modo di raccontarvi questi momenti quando vi parleremo dell'Islanda!

Torniamo al nostro primo imprevisto: squilla il telefono a rompere il silenzio, è Carlo D. che intanto era già atterrato all'aeroporto di Parigi Beauvais con Luigi.. due erano le possibili cose che poteva dirmi: la prima il tipo di macchina che ci era stata affittata; la seconda che c'era un problema. Che macchina avevamo avuto? Si perché è un'incognita! Quando prenoti online si prenota una certa categoria di macchina, non sempre corrisponde al modello che c'è su internet. (Per i migliori prezzi consulta www.enoleggioauto.com un sito che confronta tutte le compagnie di noleggio per offrirti il più grande risparmio).
Però conoscendo il nostro livello di "taccagnaggine" non avrebbe mai speso una lira al telefono per dirmi della macchina, quindi poteva chiamarmi solo per darmi una brutta notizia! Difatti il tono di voce non ha assolutamente smentito la mia intuizione! "Non ci danno la macchina" ebbene si per noleggiare un auto bisogna avere una carta di credito, che Luigi aveva, e tutto bene fin qui; ma non avevo messo in conto che su questa carta di credito ci deve essere un disponibilità di molti € che noi tirchi naturalmente non abbiamo! Chiudo in attesa di nuove notizie, intanto bisogna pensare ad un'idea alternativa: mi viene in mente soltanto il treno. Come unica soluzione non è assolutamente malvagia, ma purtroppo non ti permette di esplorare il territorio in maniera indipendente! Come non detto: squilla di nuovo il telefono, di nuovo lui, non può darmi ancora brutte notizie infatti è così: "Alfa Romeo Giulietta".
Meno male!

Questo viaggio sembra prendere sempre più la strada per far si che qualcuno ci faccia la fatidica domanda... ITALIAN?



Carlo L.





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